Giunte in Italia da tempi e posti lontani, le Vacche Rosse di Razza Reggiana sono alle origini di un’arte casearia millenaria: quella che ha dato vita alle prime forme della storia del Parmigiano Reggiano. Merito dei monaci Benedettini, insediati nei territori di Reggio Emilia, che lo inventarono nel XII secolo lavorando con sapienza il latte prezioso di tali bovine. Perciò, la Vacca Rossa è la mamma del “Re dei Formaggi”. Forte e robusta, questo tipo di bovina autoctona dal manto rosso fromentino conquistò presto rilievo nella civiltà agricola italiana. Tuttavia, sul finire del secolo scorso, rischiò l’estinzione e fu salvata da un gruppo di allevatori lungimiranti che conoscevano bene i suoi pregi. Iniziò così un progetto per la sua tutela e valorizzazione che, nel 1991, portò alla nascita del Consorzio Vacche Rosse a Reggio Emilia. Una cooperativa che oggi conta 29 soci allevatori totalmente devoti alle Rosse Reggiane: a cui dedicano ogni premura nel rispetto della natura e del loro benessere, secondo una filiera trasparente e un disciplinare che impone di nutrirle solo con erba, fieno e cereali NO OGM, senza forzature produttive. Da queste amorose cure, si ottiene un latte ricco di caseina eccellente per creare prodotti di grande digeribilità e valore nutritivo, come dimostra il capolavoro dei mastri casari del Consorzio: il Parmigiano Reggiano Vacche Rosse. Una vera maestà della gastronomia, stagionata almeno 24 mesi o più di 30, 40 e anche 60, in modo che maturi supremi sapori. Da tale latte speciale, poi, gli stessi casari creano altri squisiti formaggi e bontà che conquistano in maniera genuina. A conquistare tutto il mondo, però, è sempre il “Re dei Formaggi” del Consorzio Vacche Rosse. Infatti, grazie alla sua presenza a eventi gastronomici internazionali, l’intero pianeta ha imparato a conoscerlo e ad amarlo. Tanto che si trova nei migliori negozi delle maggiori capitali europee e a New York, Chicago, Montreal, Toronto e Tokyo.