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Per Marco Viola l’ulivo rappresenta l’albero genealogico della sua famiglia.
Alle radici Biagio e Lucia, che già nell’800 trasmisero al figlio Ferdinando l’amore per l’olivicoltura.
Sarà il figlio di Ferdinando, Diamante, che aggiungerà alla storia dei Viola lo spirito imprenditoriale fino ad estendere a 30 ettari le terre coltivate e ad aprire il primo frantoio Viola nel castello di Sant’Eraclio.
Biagio Viola, figlio di Diamante e padre di Marco, diventa il custode delle emozioni di famiglia legate alla terra e a questo frutto straordinario che è l’oliva, perla verde e generosa ma esigente nel rispetto dei tempi e della natura.
Questo è il motivo per cui i Viola vivono da 150 anni in simbiosi con l’ulivo, ringraziando il sole che lo fa crescere, temendo le gelate che potrebbero rovinarne i frutti, ma difendendolo sempre con pazienza, rispetto e dedizione.
Marco nutre una profonda gratitudine per l’olivo e pertanto presta una scrupolosa cura ed attenzione a tutte le fasi della produzione: dalla raccolta alla tavola dei consumatori.