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Quest’anno a Taste si parlerà di costellazioni.
Tutte quelle eccellenze culinarie che abbinate sapientemente, brillano come tante stelle sulla tavola.
È in questo firmamento del gusto che proveremo a illuminarvi con il riso di “Cascina Oschiena”.
Un prodotto nato sotto il cielo delle Risaie Vercellesi in un contesto unico al mondo e Zona di Protezione Speciale.
Un ambiente riconosciuto dall’Unione Europea, che difendiamo ogni giorno coltivando solo varietà storiche, autentiche e certificate.
Perché per puntare alle stelle crediamo che la qualità non possa mai prescindere dalla tutela del territorio. Per questo utilizziamo solo tecniche di agricoltura sostenibile e rispettiamo parametri di tracciabilità rigidissimi.
Il riso di Cascina Oschiena è il frutto naturale del nostro pensare e agire.
Come il Carnaroli Classico, il Carnaroli Classico Integrale, l’Apollo Aromatico, il Selenio Originario, l’Ebano Integrale, il Granato Integrale e infine la nostra stella polare, l’Arborio Classico. Un riso che sta scomparendo e che siamo gli unici a tenere in vita insieme ad altre quattro aziende.
A queste eccellenze si unisce dal 2016 la coltivazione dell’antico Farro Dicoccum seminato nell’ambito del progetto di nidificazione della Pittima Reale: un raro uccello migratore che ha scelto la Cascina come sua unica base in Italia per le migrazioni.
Questo grazie anche alla realizzazione di un nostro piccolo, grande sogno: l’Oasi Naturale.
Un progetto nato dalla collaborazione con eminenze nel campo dell’avifauna, della botanica, dell’entomologia e dell’erpetologia che ci ha permesso di piantare oltre 5 mila alberi e restituire in pochi anni al nostro territorio 25 ettari destinati alla produzione di riso.
Perché Cascina Oschiena è molto più di una terra di risaie ai piedi delle Alpi.
È un borgo del XVI secolo al centro di un intero paesaggio disegnato dall’uomo nel tempo. Con campi a perdita d’occhio, specchi d’acqua, ruscelli, boschi e terreni a biodiversità protetta ideali per la sopravvivenza e la riproduzione di molte specie di animali, soprattutto uccelli acquatici migratori.
Una cascina nata, come questa edizione di Taste suggerisce, “sotto il segno del gusto”. Quello delle cose fatte con amore e quello del suo riso.
Nel 2024 Slow Food ci ha premiato tra le 10 DONNE CHE SALVANO LA TERRA.