GEOGRAFIA
Editoriale
Edizione 15
23.02.2022
ABBECEDARIO DELLA SPESA
Le parole da mettere in Dispensa
Ogni alimento ha una storia, una vita sociale, una biografia e anche una geografia tutta propria. Fare la spesa vuol dire partecipare a una filiera, essere parte del sogno, del lavoro e della scommessa di un piccolo produttore e del territorio dove abita. Se è vero che mangiare è come viaggiare senza la seccatura dei bagagli, allora scegliere cosa acquistare è come fare la valigia per un piccolo viaggio. Quanta GEOGRAFIA mettiamo in Dispensa anche senza rendercene conto! Quando si parla di geografia del cibo si fa spesso riferimento al fatto che esso, come altre merci, collega tra loro persone sconosciute e lontane, creando connessioni. Ma il cibo scatena una geografia segreta, mescola ingredienti, luoghi e viaggi che apparentemente non c’entrano nulla tra loro e invece poi creano nuovi spazi culinari. Il cibo si muove secondo geografie nascoste, alternative, che sono quelle delle sensazioni e delle curiosità che procura. Dove andiamo se dico tartufo? Facile! Andiamo con la mente e con l’olfatto in mezzo a un bosco nelle Marche e siamo in compagnia di un fedele amico, il cane, e di quelli de La Cerca: per loro il tartufo è espressione di territorio, tradizione ed emozione. Per i tartufi di cioccolato, invece, c’è La Perla di Torino, un’azienda che narra e vende cioccolato di qualità dal 1992 con particolare attenzione alle nocciole delle Langhe. 
La Castagna Leopoldina ci porta ai piedi del monte Amiata, dove si coltivano e lavorano i pregiati marroni fiorentini e oltre alla geografia ci insegna anche un po’ di storia: il nome “Leopoldina” è un omaggio a Leopoldo Pietro, Granduca di Toscana, e alle sue riforme agrarie.
Se dico Pane Carasau? Sardegna! Precisamente da Sunalle, dove si producono i pani tipici dell’Isola con ingredienti semplici e naturali nel pieno rispetto dell’ambiente usando energia da fonti rinnovabili. A volte sono i luoghi che ispirano i prodotti: “Siamo approdati da turisti a Pachino nel 2000 e per la prima volta abbiamo capito qual è il sapore del pomodoro – dicono i fondatori di PachinEat - Nel 2013 abbiamo deciso di cambiare vita e aprire a Pachino un'azienda di trasformazione del pomodoro che offrisse prodotti nuovi”. 
La geografia della spesa ci fa viaggiare a diverse altitudini: dal mare alla montagna in un battibaleno. Potremmo andare a Pantelleria dove il capperificio agricolo La Nicchia Pantelleria sta creando il futuro del cappero, oppure – mettendo un golfino sulle spalle – salire sui monti Sibillini per assaggiare una pasta fatta con acqua, grano di montagna, trafilatura al bronzo ed essiccazione a basse temperature, la Regina dei Sibillini
La spesa è una carta geografica e gli ingredienti sono tanti piccoli viaggi.

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